Pietro Berti

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Anchorage

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venerdì 11 marzo 2011

Giappone devastato dallo tsunami

Spostato l’asse terrestre
Giappone devastato dallo tsunami 11 marzo 2011




- Ascolta l’intervista a Gian Paolo Cavinato del Cnr -
- intervista a un’italiana che vive a Osaka
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Cile, pericolo all’isola di Pasqua
23:15 Le autorità del Cile hanno aumentato ad «allarme» il sistema di allerta tsunami nell’isola di Pasqua, in mezzo al Pacifico, in vista dell’arrivo di un possibile maremoto dopo il sisma in Giappone, precisando che le onde potrebbero arrivare ai tre metri di altezza. Il ministro degli interni, Rodrigo Hizpeter, ha d’altra parte ordinato l’evacuazione di tutta la popolazione nella zone considerate «inondabili» dalle onde anomale nella lunga costa cilena del Pacifico. «Tutte le zone inondabili delle regioni del paese, dalla città di Arica (nell’estremo nord, ndr.), all’Antartica dovranno essere evacuate entro le 21,30 (00.30 gmt)», ha precisato il ministro, indicando che le misure ordinate hanno «carattere preventivo».
Rientrato allarme in Polinesia
23:10 L’allarme rosso scattato in vista di un possibile tsunami nella Polinesia Francese è quasi del tutto rientrato. Unica eccezione le isole Marquise dell’arcipelago, dove sono state rilevate onde alte 3 metri. Proprio qui, alcune abitazioni sono state inondate, nell’isola di Nuku Hiva. Non ci sono feriti, né danni ulteriori.
Allarme radiazioni: rischio elevato
22:32 Estesa a 10 chilometri l’area di evacuazione intorno alla centrale nucleare di Fukushima. Le radiazioni rilevate sono molto superiori alla soglia di normalità.
La polizia conferma : oltre mille morti
22:00 Oltre mille fra morti e dispersi: è questo il bilancio del sisma e dello tsunami che hanno colpito il nordest del Giappone, fornito dalla polizia nipponica, secondo l’agenzia di stampa Jiji. Almeno 384 persone sarebbero morte nelle diverse regioni del Giappone, oltre 200 delle quali sono state trovate sulla spiaggia di Sendai, nel nord est della prefettura di Miyagi, dopo l’arrivo di un’onda anomala di dieci metri. Si sono contati 707 dispersi e 947 feriti.
Cittadina distrutta dal fuoco e dall’acqua
22:25 - La città di Kesennuma che si trova nella parte Nordorientale del Giappone e conta su una popolazione di 74.000 abitanti è stata devastata dal fuoco mentre un terzo della zona abitata è sommersa dall’acqua
Sono 4 i treni scomparsi
21:55 - Sono quattro i treni operativi lungo la zona costiera delle prefetture di Miyagi e Iwate che
sembrano spariti nel nulla dopo lo tsunami innescato dal potente sisma di magnitudo 8.9. Non sono disponibili al momento informazioni sulla sorte delle persone a bordo. È ancora sconosciuto il numero di persone a bordo dei convogli della East Japan Railway, operativi sulle linee Ofunato, Senseki e Kesennuma sulla costa del Pacifico. Sempre lo stesso operatore ferroviario ha detto in precedenza che un altro treno sulla linea Senseki ha subito un deragliamento vicino alla stazione Nobiru dopo il terremoto.
California, morto un uomo travolto dall’onda
21:50 - L’onda anomala giunta sulle coste della California ha causato la morte di un uomo e il ferimento di altre tre persone. Il gruppo si era lasciato incuriosire dallo spettacolo dell’oceano, ma ne è rimasto travolto. È accaduto sul molo della cittadina di Crescent City, dove un’ondata alta un metro e mezzo, proveniente dall’Oceano, oltre a travolgere il porticciolo e a distruggere alcune barche, ha gettato nell’acqua quattro persone. Tre di loro sono rimaste ferite, una invece non ce l’ha fatta. Secondo la pagina locale del Los Angeles Times, gli inquirenti lo considerano ancora disperso, ma le speranze di ritrovarlo in vita sembrano minime. Ormai da ore, le autorità della California hanno lanciato l’allarme tsunami, invitando tutti a stare alla larga dalla costa. Quello di Crescent City, al momento, è l’unico incidente grave che si registra negli Stati Uniti, legato alla tragedia che ha sconvolto il Giappone.
Sale il livello radioattivo
21:20 - Il livello delle radiazioni presso l’ impianto nucleare numero uno di Fukushima è in rialzo. Lo scrive l’agenzia Kyodo, confermando l’esistenza ancora di problemi. Una piccola fuga radioattiva potrebbe verificarsi nella centrale di Fukushima, dopo il devastante sisma che ha colpito oggi il Giappone. Lo ha ammesso il ministro dell’industria, citato dalle agenzie di stampa nipponiche.
Nuova scossa magnitudo 7.5
20:40 - Una nuova scossa di magnitudo 7.5 ha colpito il Giappone. Lo ha annunciato la tv di Stato senza per il momento fornire altri dettagli
Nuova scossa di magnitudo 6.6
20:15 - Trema anche la parte occidentale del Giappone: alle ore 3.59 locali, (le 19,39 in Italia) si è registrata una scossa di magnitudo 6.6 a Niigata, avvertita anche a Tokyo. Secondo i dati forniti dall’Agenzia meteorologica giapponese, l’epicentro è stato individuato a 10 km di profondità.
Partono gli aiuti della protezione civile
20:10 - Partirà per Tokyo nelle prossime ore un primo team italiano di esperti di valutazione e
gestione delle emergenze per preparare un eventuale intervento di aiuto nei territori colpiti dal sisma. La missione, disposta dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, è coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile - in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata italiana a Tokyo e con il Meccanismo di Protezione civile della Commissione europea. Il team è composto da funzionari del Dipartimento, dei Vigili del Fuoco e personale medico specializzato. Il compito dell’advance team italiano, che opererà in stretto contatto con le autorità giapponesi, è valutare la situazione nella zona in cui potrà dispiegarsi l’impegno italiano e acquisire tutte le informazioni necessarie per l’organizzazione di un intervento strutturato nelle prossime ore.
La Farnesina: al momento no vittime italiane
19:20 - «Le autorità giapponesi hanno riferito all’Ambasciata d’Italia a Tokyo che al momento non vi sono vittime italiane». Lo rende noto la Farnesina che, in comunicato, assicura che il Ministro Frattini segue da vicino l’evolversi della situazione e si mantiene in continuo contatto con l’Ambasciatore Petrone.
Regione Liguria pronta ad inviare aiuti
18:55 - La Regione Liguria, con il presidente Claudio Burlando, esprime cordoglio per le vittime e solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto che ha devastato il Giappone. Attraverso la struttura regionale dell’assessore Renata Briano, si legge in una nota, si terrà in contatto con la Protezione Civile Nazionale, dando la propria disponibilità a partecipare a interventi umanitari.
California: ordinate centinaia di evacuazioni
18:50 - Diverse centinaia di evacuazioni sono state predisposte in California, le cui coste sono state lambite dallo tsunami seguito al violente terremoto che ha devastato il Giappone. Lo si apprende da autorità californiane.
1.800 case spazzate via, scomparso un secondo treno
18:25 - Il ministero della Difesa giapponese ha reso noto che da una prima ricognizione sono state spazzate via 1.800 case nella prefettura di Fukushima. E un secondo treno è scomparso. Il convoglio è scomparso nella prefettura di Iwate, sempre nel nord est. Lo riferisce l’agenzia di stampa Jiji Pre ss senza precisare se si tratti di un treno passeggeri o merci.
Oltre 1.000 vittime
18:20 - È probabile che siano più di 1.000 le vittime del violento terremoto e dello tsunami che oggi ha devastato il Giappone. Lo riferisce l’agenzia ufficiale giapponese Kyodo.
Cessato allarme tsunami negli Stati Uniti
17:50 - L’allarme tsunami sembra essere passato negli Stati Uniti: lo indica il capo di gabinetto
della Casa Bianca Bill Daley, secondo quanto riporta la Cnbc.
Lo yen si rafforza sul dollaro
17:35 - Lo yen è in deciso rialzo nei confronti delle principali valute mondiali dopo il terremoto, quella nipponica si conferma come valuta-rifugio.
Riattivate alcune linee di treni e metro
17:30 - Alcune linee dei treni e della metropolitana di Tokyo hanno ripreso a funzionare. Lo ha reso noto l’amministrazione della capitale, precisando che l’operatività andrà avanti per consentire ai pendolari di raggiungere le proprie abitazioni. In particolare, funzionano di nuovo, i treni delle linee ferroviarie di Odakyu, Keio e Tokyu, nonchè le metro di Ginza, Oedo, Marunouchi e Hanzomon.
Il bilancio delle vittime
17:20 - Il bilancio delle vittime del sisma, accompagnato da una potentissima serie di tsunami, continua ad aggravarsi: secondo la Tv Asahi, i morti sono 337 e i dispersi 531
Disperso un treno passeggeri
17:10 - Un treno passeggeri risulta disperso dopo il terremoto che ha colpito il Giappone. Stando alla polizia locale un treno in servizio nell’area costiera della prefettura di Miyagi, sulla linea che connette le città di Sendai e Ishinomaki risulta ancora disperso dopo il passaggio dello tsunami, anche se non è noto il numero dei passeggeri che erano a bordo.
Onde anomale in Oregon
17:05 - Le prime onde anomale hanno raggiunto le coste dell’Oregon: lo indicano i media locali. Nelle Hawaii, investite nelle scorse ore dalle onde provocate dallo tsunami giapponese, non sono stati registrati danni particolari, almeno secondo un primo bilancio.
Nessuno straniero coinvolto a Sendai
16:50 - «Non ci dovrebbero essere stranieri» tra le persone colpite dallo tsunami di 10 metri che ha raggiunto la città di Sendai nell’isola di Honshu, nel nord-est del Giappone. Lo ha assicurato a Skytg24 l’ambasciatore italiano a Tokyo Vincenzo Petrone, aggiungendo che «non ci sono notizie di italiani coinvolti nei pochi incidenti provocati dal terremoto a Tokyo». La città, ha assicurato il diplomatico, è tranquilla.
Il dramma degli incendi:


Crolla la diga a Fukushima
16:40 - Un diga nella prefettura di Fukushima si è spezzata riversando tutta l’acqua a valle che ha spazzato via decine di case. Lo riferisce l’agenzia Kyodo, anche se non è chiara l’entità delle conseguenze
Evacuazioni alle Hawaii
16:30 - Le autorità delle Hawaii, dopo avere ordinato l’evacuazione delle aree costiere nel timore
di uno tsunami, hanno chiuso i principali aeroporti delle tre isole (Maui, Kauai e la grande isola dell’arcipelago), dopo che un allarme maremoto è stato emesso per i territori del Pacifico. La marina Usa ha ordinato alle navi militari di rimanere in porto a Pearl Harbor, per essere pronte ad intervenire immediatamente in caso di bisogno. Una serie di evacuazioni sono state ordinate anche per il territorio d’oltremare di Guam, dove però non sarebbero state registrate onde anomale dopo il terremoto che ha colpito il Giappone
28 italiani “missing”
16:25 - Mancano all’appello 28 italiani che l’ambasciata a Tokyo ancora non è riuscita a contattare. Lo ha riferito l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Vincenzo Petrone. Il diplomatico ha precisato la posizione dei connazionali: 12 nella prefettura di Miyagi, 6 in quella di Ywate, 5 in quella di Aomori e 5 in quella di Fukushima. L’ambasciatore ha spiegato che dopo i tentativi falliti di contattarli via telefono - le linee sono tutte saltate - «si sta tentando con le email».
110 morti, 350 dispersi
16:20 - Il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito la costa nord-est del Giappone è stato aggiornato a 110 morti. Lo rende noto la polizia nazionale, secondo cui i dispersi sono ufficialmente 350.
Aiuti dall’Onu
15:40 - L’Onu farà quanto è possibile per aiutare il Giappone colpito da un violento terremoto ed invierà aiuti: lo ha garantito in una dichiarazione alla stampa il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, esprimendo il suo profondo cordoglio ai familiari delle vittime.
Si è spostato l’asse della terra
15:25 - È praticamente certo, secondo gli esperti, che il terremoto abbia provocato lo spostamento dell’asse terrestre. Tuttavia è ancora molto presto per determinarne l’entità. Secondo una prima stima dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) l’asse si è spostato di «quasi 10 centimetri», ma per il Centro di Geodesia spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) è necessario raccogliere ancora molte misure prima di avere la misura esatta.
Polinesia francese: onde fino a 4 metri
15:10 - Onde tra i 2 ed i 4 metri di altezza sotto attese nella Polinesia francese, sulle coste delle isole Marchesi. È quanto hanno riferito oggi le autorità di Papeete, che si preparano a lanciare un allarme tsunami.
Cadaveri sulla spiaggia di Sendai
14:58 - Tra 200 e 300 cadaveri sono stati ritrovati su una spiaggia di Sendai, nell’isola di Honshu nel nord-est del Giappone, colpita dallo tsunami seguito al terremoto che ha devastato oggi il Giappone. Lo riferisce l’agenzia di stampa giapponese Jiji.
Onde anomale alle Hawaii
14:51 - Una serie di onde anomale, frutto del terremoto e dello tsunami che ha colpito il
Giappone, stanno iniziando a raggiungere l’arcipelago delle Hawaii, dove gli aeroporti sono chiusi e le coste sono state evacuate. È quanto si vede dalle immagini delle tv locali, ma non si hanno notizie di danni
Emergenza centrali nucleari
14:51 - Greenpeace, dopo aver espresso le condoglianze per il sisma che ha colpito il Giappone, si dice «preoccupata per i danni che il terremoto e lo tsunami possono aver provocato agli impianti nucleari, nonchè alle altre industrie pericolose come le raffinerie di petrolio e di prodotti chimici». «Da notizie stampa - recita un comunicato dell’organizzazione ecologista - apprendiamo che sono stati spenti venti reattori nucleari in quattro centrali e che finora non è segnalato alcun rilascio di radiazioni. Greenpeace è particolarmente preoccupata per gli effetti dello tsunami sugli impianti nucleari, in particolare sulla centrale nucleare di Fukushima, che potrebbe aver danneggiato i sistemi di raffreddamento dei reattori e i depositi dei rifiuti radioattivi». «Anche se vengono spenti immediatamente - spiega Greenpeace - i reattori devono essere raffreddati e servono grandi quantità di acqua per evitare il rischio di surriscaldamento e fusione». «Greenpeace - conclude il comunicato - continua a monitorare una situazione che è in rapida evoluzione. Ci auguriamo che le indagini sugli impatti agli impianti nucleari e sui rischi per la popolazione e l’ambiente vengano condotte in modo indipendente e comunicate al pubblico».
14:38 - Un grande incendio è divampato all’ impianto petrolchimico di Shiogama, nella prefettura di Miyagi, dove sono in corso i tentativi per domare le fiamme. Lo dice la tv nipponica Nhk.
La mattina dell’11 marzo 2011
Tokyo - I due terremoti di magnitudo 8.9 e 7.9 che fra le 6 e 7 italiane hanno colpito la costa nordorientale del Giappone, i più forti in 140 anni, hanno innescato un’onda anomala alta una decina di metri, che ha trascinato via tutto quello che ha trovato sulla sua strada, compresi edifici, imbarcazioni e auto. La Croce Rossa a Ginevra dice che il muro d’acqua era più alto di alcune isole del Pacifico ed è stata diffusa un’allerta tsunami per l’intera area del Pacifico, fatta eccezione per Stati Uniti e Canada, ma le Hawaii hanno disposto l’evacuazione delle zone costiere.
Almeno 22 persone sono morte a causa del sisma e dello tsunami, riferisce l’agenzia stampa Kyodo, ma il bilancio potrebbe salire in modo significativo. Il terremoto ha provocato molti feriti, incendi e ha spinto le persone nelle aree costiere e cercare rifugio in alto per sfuggire allo tsunami: «Ero terrorizzato e sono ancora spaventato - ha detto Hidekatsu Hata, 36 anni, manager di un ristorante cinese nel quartiere di Akasaka, nella Capitale - Non ho mai sentito un terremoto così forte prima».
Alcune centrali nucleari e raffinerie sono state chiuse, e una raffineria e un’acciaieria sono in fiamme. È stata convocata una riunione ministeriale sulle centrali nucleari, dopo che molti organi di stampa hanno riferito che il governo vuole dichiarare l’emergenza nucleare, prevista in caso di fuoriuscite di materiale radioattivo o di malfunzionamento al sistema di raffreddamento del reattore.
Circa 4,4 milioni di abitazioni sono senza elettricità nella parte settentrionale del Giappone. Un hotel è crollato nella città di Sendai, e si teme che ci siano persone sotto le macerie.
Il gigante dell’elettronica Sony, uno dei maggiori esportatori del Paese, ha chiuso sei fabbriche, riferisce Kyodo, mentre jet dell’aeronautica sulla costa nordorientale cercano di determinare la portata dei danni. La Banca del Giappone ha annunciato che farà il possibile per assicurare stabilità al mercato finanziario, mentre lo yen e le azioni giapponesi scendono.
Una raffineria in fiamme nella prefettura di Chiba
Il Pacific Tsunami Warning Center ha diffuso allerta tsunami per i Paesi dell’area Pacifico, sino alla Colombia e al Perù. Ci sono state diverse forti scosse dopo quella principale. A Tokyo gli edifici hanno tremato violentemente. Una raffineria vicino alla città è andata a fuoco. All’aeroporto Narita della Capitale i passeggeri sono stati evacuati. Immagini televisive mostrano lo tsunami che trascina le macerie e vari incendi in una vasta fascia costiera vicino alla città di Sendai, che ha un milione di abitanti. Sendai, 300 chilometri a nord-est di Tokyo, non è lontana dall’epicentro del sisma, localizzato in mare.
La tv Nhk mostra fiamme e fumo nero alzarsi da un edificio a Odaiba, un quartiere di Tokyo, e i treni superveloci verso il Nord del Paese sono stati sospesi. Fumo nero si alza anche da un’area industriale nella zona di Isogo, a Yokohama. La prefettura occidentale di Wakayama ha ordinato l’evacuazione di 200mila persone dopo successivi allerta tsunami.
Tutti i porti del Giappone sono stati chiusi e le operazioni sospese, dicono le società di spedizioni, e la Japan Airlines - riferisce l’agenzia stampa Jiji - sta modificando le destinazioni e ha respinto 27 voli tra internazionali e interni.
Il terremoto si è verificato poco prima della chiusura della Borsa di Tokyo, provocando una chiusura negativa, la peggiore in cinque settimane. Il disastro ha impattato anche su altri mercati, facendo registrare un ribasso degli assicurativi europei.
La costa nordorientale del Giappone sul Pacifico, Sanriku, in passato è stata colpita da terremoti e tsunami e un sisma di magnitudo 7.2 si era verificato mercoledì. Nel 1933, un sisma di magnitudo 8.1 nella zona provocò la morte di oltre 3000 persone.
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estratto da: http://www.ilsecoloxix.it//p/mondo/2011/03/11/AO3jl4D-giappone_devastato_tsunami.shtml
ROMA - Secondo gli esperti il terremoto in Giappone ha provocato lo spostamento dell'asse terrestre, anche se è ancora presto per determinarne l'entità. Secondo una prima stima dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) l'asse si è spostato di «quasi 10 centimetri», ma per il Centro di Geodesia spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) è necessario raccogliere ancora molte misure prima di avere la misura esatta. Lo spostamento di 10 centimetri dell'asse terrestre si basa su dati «preliminari di studi effettuati dall'Ingv». L'Asi sta raccogliendo i dati: «stiamo attendendo che si accumuli un numero di osservazioni sufficiente dalla rete mondiale di geodesia spaziale», ha detto il direttore del Centro di Geodesia Spaziale di Matera, Giuseppe Bianco. Lo spostamento dell'asse terrestre può avere ripercussioni sulla durata del giorno solare. Si tratta comunque di cambiamenti minimi e impossibili da percepire. Dopo il terremoto di Sumatra del 2004 le giornate si erano accorciate di 6,8 milionesimi di secondo e il terremoto in Cile del 2010 le ha abbreviate di 1,26 milionesimi di secondo.
Venerdì 11 Marzo 2011 - 17:32
estratto da: http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=37014&sez=HOME_NELMONDO

1 commento:

  1. questa mattina si è verificato nella costa nord-est dell'Impero nipponico il secondo più grave terremoto mai registrato nella storia che ha avuto una intensità di 8,9 sR e che quindi è stato di un punto solo al di sotto di quello catastrofico che distrusse il Cile nel 1960. Solo le avanzatissime tecnologie antisismiche messe in essere dal Governo hanno fatto in modo che nonostante la forza e la potenza del sisma la maggior parte dei palazzi non cedesse. Gli esperti sismologi italiani, in partenza in queste ore per Tokio ed Osaka, hanno detto senza mezzi termini che un sisma di tale intensità se fosse avvenuto in Italia avrebbe completamente annientato il Paese. Nonostante questa eccezionale organizzazione antisismica, le autorità non si aspettavano che da lì a poco onde alte più di 15 metri si sarebbero abbattute sulle coste delle prefetture del nord-est provocando una vera e propria ecatombe. Quattro treni che percorrevano il tratto costiero sono letteralmente spariti nel nulla e nessuno sa quanti passeggeri avessero a bordo. stesso dicasi per tre navi letteralmente inghiottite dalle onde. Lo sciame sismico è continuato e ha colpito la zona costiera del nord-ovest con magnitudo 6,8 sR e così per tutta la giornata. Oltre alla tragicità dell'evento si aggiunge il fatto che ben 4 centrali nucleari lamentano problematiche di raffreddamento e due di queste hanno richiesto alle autorità di far evacuare le zone nelle immediate vicinanze in quanto si è stati costretti a far uscire vapore acqueo radioattivo da ben 2 centrali. Immediatamente l'esercito è stato mobilitato con aerei, navi, fanteria e polizia in aiuto della protezione civile per evacuare le zone più colpite. Ma l'Imperatore ha immediatamente richiesto ai Paesi amici un intervento repentino perchè la situazione è reputata gravissima. Gli Americani, i Francesi, gli Inglesi ed Israele sono stati i primi a partire per aiutare l'alleato. Lo stesso stanno facendo gli Inglesi ed i Paesi Bassi. Anche la Germania sta, a tempo di record, preparando aerei cargo con generi di prima necessità e a breve sarà sul posto. Il Presidente Napolitano ha espresso le più sentite condoglianze per le vittime di questa immane tragedia e ha assicurato la vicinanza del popolo italiano al Paese amico, garantendo che sono in preparazione i primi aerei cargo per aiutare la popolazione. Personalmente, essendo legatissimo al Giappone, alla sua cultura ed anche al suo Imperatore, posso solo augurarmi che la dignità, il raziocinio, la metodologia comportamentale e la calma assoluta dei cittadini nipponici, che hanno imparato ad avere in queste situazioni, li aiuti a risolvere alacremente le problematiche primarie. C'è solo da imparare dalla compostezza che le donne e gli uomini dell'Impero hanno avuto nel corso del dramma. Nelle dolenti note, rileviamo che c'è stata una rumorosa latitanza da parte di molti Paesi del mondo nei confronti di questa tragedia. La Corea del Nord non ha nemmeno dato la notizia in televisione. Per la Cina si è trattato di un fatto di normale gravità, per l'Iran gli alleati del grande satana sono stati puniti, la maggior parte dei paesi integralisti islamici non ha nemmeno preso in considerazione la notizia, mentre invece il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Cile, la Colombia, la Spagna e il Portogallo ognuno per quanto può stanno preparando e inviando gli aiuti. Da notarsi infine che da questa lista manca il Nicaragua, Cuba, il Venezuela, la Bolivia e - speriamo solo per ora - la Russia.

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